Che cosa è ClubPRO
ClubPRO è lo strumento di confronto tra la Città metropolitana e il Comune di Bologna e le principali imprese del territorio, in particolare le capofiliera. Nasce per rispondere al bisogno di confronto strutturato, continuativo e diretto tra Città metropolitana e Comune di Bologna e le imprese eccellenti del territorio e mira a facilitare l’aggregazione e lo scambio e trovare sinergie su temi strategici.
È composto da 36 imprese: Alcenero, Alstom, Bonfiglioli Group, Camst, Cefla, Coesia, Conad, Coop Alleanza 3.0, Coop Ceramica Imola, Coprob, Crif, Cubbit, Curti, Datalogic, Ducati, Emilbanca, Faac, Gellify, Granarolo, Iconsulting, Ima, Lamborghini, Macron, Marchesini Group, Menarini Silicon Biosystems, Metalcastello, Nier, Philip Morris Italia, Piquadro, Poggipolini, Robopac, Sacmi, Unipol Gruppo, Viabizzuno, Ynap, Zanichelli
e opera quale:
- Advisory board per Città metropolitana e Comune di Bologna;
- Interlocutore primario dei progetti che Città metropolitana e Comune di Bologna sviluppano presso BIS – Bologna Innovation Square;
- Portatore di buone pratiche dalle imprese all’amministrazione e dall’amministrazione alle imprese.
Grazie alla volontà di collaborazione tra sistema imprenditoriale e pubblica amministrazione, attraverso clubPRO si è dato corpo – insieme – a uno spazio nuovo, informale, caratterizzato dall’ascolto, dove confrontarsi con le aziende prima della decisione amministrativa per assumere anche il punto di vista dell’impresa nella programmazione e uniformare maggiormente le decisioni pubbliche ai bisogni delle stesse.
Con queste caratteristiche, il progetto clubPRO:
- sviluppa e consolida l’interlocuzione diretta tra il mondo imprenditoriale e l’amministrazione;
- stabilizza e rafforza il networking tra imprese per creare valore aggiunto;
- si fa portatore di buone pratiche d’impresa da proporre all’interno della P.A e viceversa.
Come funziona
Il modello ClubPRO, che come Social Seed abbiamo contribuito a disegnare, prevede molteplici livelli di intervento.
- PLENARIE – scambio strategico su macro temi e macro progetti chiave, che avviene nello spazio informale delle plenarie, i momenti presieduti dal Sindaco metropolitano e dedicati al top management delle aziende aderenti
- CERCHI – Confronto e progettazione su singoli temi: avviene nei cerchi, i luoghi tematici in cui le aziende propongono soluzioni migliorative alle policy in atto. Il “modello dei cerchi” supera l’idea dei tavoli di lavoro per andare verso la creazione di uno spazio operativo di confronto, un luogo prima di tutto di ascolto delle aziende, di raccolta di bisogni e di ideazione congiunta. L’azione di co-design all’interno dei cerchi ha permesso di disegnare uno spazio funzionale pubblico-privato che abilita alla costruzione di soluzioni condivise, replicabili e cross settoriali.
- SPERIMENTAZIONE – Sperimentazione dell’attuazione delle soluzioni migliorative individuate: progetti pilota che escono dai cerchi per validare le soluzioni co-progettate e che coinvolgono altre aziende fuori dal clubPRO, disseminando impatto più diffuso sul territorio
Il primo cerchio 2022-2023: mobilità sostenibile
Nel 2022 abbiamo sperimentato il modello sul tema sfidante della mobilità sostenibile. I lavori del cerchio mobilità, coordinati dal sistema imprenditoriale, hanno portato all’individuazione di possibili ambiti di intervento.
Il cerchio, seguendo il modello, ha visto il coordinamento da parte di una delle imprese coinvolte, in questo caso Bonfiglioli Group, con l’impegno dell’Ing. Sonia Bonfiglioli e del Mobility manager aziendale Renato Gargiulo. L’adesione al cerchio è volontaria tra gli aderenti a clubPRO, così come il ruolo di coordinamento.
Al cerchio mobilità hanno aderito 24 imprese:
Ammeraal Beltech, Aeroporto Bologna, Alstom, Bonfiglioli Group, Camst, Coop Alleanza 3.0, Crif S.p.A, Datalogic, Emilbanca, Felsinea Ristorazione, Granarolo S.p.A, Gruppo Finmatica, Iconsulting, Interpump Hydraulics S.p.A, L3 Harris – Calzoni S.p.A, Malossi S.p.A, Motori Minarelli, Plastod S.p.A, Tramec s.r.l, Nier Ingegneria, S.I.B.O s.r.l, Symach, Molinati s.r.l, UnipolSai.
L’analisi dei bisogni delle aziende ha fatto emergere punti di attenzione di processo e di governance, evidenziando le seguenti sfide:
- Come possiamo facilitare lo scambio e la condivisione di buone pratiche aziendali sul tema mobilità? Bisogno di confronto e scambio su buone pratiche e sperimentazioni aziendali per metterle a sistema
- Come possiamo mantenere nel tempo spazi di co-progettazione tra più aziende che condividono sfide e bisogni simili? Opportunità di aggregare la domanda di alcune aziende vicine territorialmente (spesso chi abita uno stesso territorio ha problemi simili) per ottimizzare le risorse per vicinanza territoriale e implementare soluzioni collettive sostenibili
- Come possiamo favorire lo scambio di informazioni tra aziende e PA sul tema mobilità? Necessità intermediazione anche per chi è isolato geograficamente (comuni o aziende piccole)
Il lavoro di co-progettazione ha portato alla progettazione e alla sperimentazione di nuovi processi di governance:
- l’introduzione di una nuova figura intermedia rispetto alle figure già presenti per normativa, il Mobility manager di Prossimità;
- individuando nella struttura di Città metropolitana di Bologna, Area Mobilità, quella di Referente metropolitano per la mobilità per le aziende;
- disegnando i nuovi processi di governance.
I risultati del percorso: il Mobility Manager di Prossimità
Il Mobility Manager di Prossimità è un esponente scelto delle imprese che possa rappresentare e raccogliere le esigenze delle aziende di un distretto o ambito territoriale (Mobility Manager aziendale che rappresenta imprese di distretto) che funge da community manager territoriale. Le sue funzioni sono quelle di mappare bisogni di mobilità di cluster di aziende vicini territorialmente, aggregare e creare connessioni rispetto a possibili temi e sfide comuni, facilitare il dialogo e la co-progettazione con la PA, condividere opportunità e supportare le aziende nella messa a terra delle progettualità.
A valle del primo processo di co-design, a partire dalle imprese coinvolte nel cerchio, sono stati identificati 5 possibili gruppi di lavoro. Le aziende del cerchio sono state quindi raggruppate per vicinanza territoriale in 5 aree e, a seguito di una richiesta volontaria di adesione alla sperimentazione, sono state identificate due sperimentazioni:
- Gruppo di Lavoro Bologna Area Nord-Est con Francesco Improta di Alstom come MM di Prossimità;
- Gruppo di Lavoro Area Calderara con Renato Gargiulo di Bonfiglioli come MM di Prossimità.
Il racconto della sperimentazione di Calderara
La sperimentazione prende avvio dai risultati ottenuti nei lavori del cerchio e ha come obiettivo quello di verificare nel corso di 6 mesi quali impatti può produrre l’implementazione delle soluzioni individuate.
La proposta nasce a seguito di un’analisi di flussi e spostamenti dei dipendenti delle aziende coinvolte, dalla zona di residenza al sito produttivo attraverso un questionario ad hoc. Tale analisi ha prodotto una mappa da cui sono emerse chiaramente le sfide dell’area e quindi la soluzione di mobilità sostenibile su cui il gruppo intende lavorare.
La sperimentazione ha dunque aperto la strada alla collaborazione tra i soggetti coinvolti, dando vita a un network strategico tra le imprese, la Città metropolitana, i Comuni di Bologna, Calderara e Sala Bolognese, SRM e TPER.
Da questo percorso di co-progettazione nasce una nuova linea di bus – la 503 -, attiva dal 4 novembre 2024, a collegare Osteria Nuova, nel comune di Sala Bolognese, a Calderara di Reno.
Durata:
2022 – oggi
Cliente:
Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna
Scopri di più:
Per approfondimenti sulla sperimentazione di Calderara: